Spread

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Spread: cos’è e come funziona?

Lo spread rappresenta un importante riferimento a livello macroeconomico ed ha ricadute dirette sulla vita delle famiglie e sull’attività delle imprese. L’andamento dello spread Bund-Btp, in particolare, si ripercuote sui tassi dei mutui e dei prestiti. Non solo: lo spread fra i titoli di stato italiani e tedeschi influenza l’ammontare del debito pubblico e le misure volte a ridurlo. Come funziona più nel dettaglio e come si calcola?

Spread: definizione e significato

Cos’è lo spread? Il significato di questa espressione, in senso generale, indica lo scarto esistente tra due valori. Nel caso delle grandezze finanziarie, può riferirsi alla differenza tra quotazioni, prezzi, tassi di interesse e asset di vario tipo. Nell’accezione più comune, lo spread italiano indica il differenziale fra il rendimento dei BTP, i titoli di stato decennali, e il rendimento dei corrispondenti titoli tedeschi, i Bund.

Come si calcola?

Il valore dello spread viene espresso in punti base. Più nello specifico, 100 punti corrispondono a una differenza di rendimento dell’1%; uno spread Italia-Germania del 2%, ad esempio, equivale a 200 punti base. Detto altrimenti, ogni punto di spread corrisponde a un centesimo di punto percentuale (equivale, infatti, allo 0,01% del differenziale di rendimento). Per calcolare lo spread Btp-Bund e convertirlo in punti base è necessario sottrarre i due tassi di rendimento e moltiplicare il valore così ottenuto per 100. Per eseguire il calcolo si considera il rendimento dei titoli di stato decennali a scadenza aggiornato in tempo reale.

Quotazione spread

In senso generale, lo spread è il differenziale di rendimento tra due titoli equiparabili per tipologia e per durata. Comunemente, questo indicatore è utilizzato per confrontare i titoli di Stato di durata decennale. La quotazione dello spread è una misura del tasso di finanziamento di un determinato Paese ed esprime la differenza fra il rendimento dei titoli di stato decennali di due diversi Paesi. Per rendere appetibili i propri titoli, uno Stato deve offrire un tasso di rendimento che sia proporzionato alla domanda e all’offerta e che rifletta le previsioni del mercato. Il Bund tedesco funge da benchmark per valutare il rischio finanziario: lo spread tra Btp e Bund europei esprime lo scarto tra la probabilità che l’Italia e la Germania onorino, rispettivamente, il proprio debito. Tanto più elevato è il differenziale, tanto maggiore sarà l’interesse che lo Stato italiano dovrà promettere a chi decide di acquistare i suoi certificati di debito.  

Andamento dello spread

Le oscillazioni dello spread sono considerate un parametro fondamentale per giudicare la salute di un sistema economico e per misurare la fiducia degli investitori. L’andamento dello spread risente delle attività di scambio sul mercato secondario delle obbligazioni: se gli investitori esprimono timori legati alla solvibilità di un Paese, ne consegue un aumento del volume di vendita delle obbligazioni sul mercato secondario, con relativa discesa dei prezzi. Le successive emissioni saranno caratterizzate da un tasso di interesse più elevato, con ricadute negative sul debito pubblico. Viceversa, se c’è fiducia si avrà una stabilizzazione dello spread.

Spread italiano, europei e mondiali

Il calcolo dello spread Bund-Btp si fonda sul presupposto dell’affidabilità finanziaria della Germania e sulla stabilità del mercato tedesco, il più importante della zona euro. Proprio per questo, il Bund è tradizionalmente considerato un bene rifugio. Oltre a confrontare il rendimento di Btp e Bund, lo spread è un indicatore utile per valutare il rischio paese a livello globale. Gli spread mondiali dei titoli di stato, generalmente, prendono a riferimento il Bund tedesco o i T-Note, i buoni del tesoro americani.

Come incide su stato, aziende e famiglie?

L’indice spread ha effetti tangibili sulle finanze pubbliche e sull’accesso al credito: un aumento dello spread determina una maggiore difficoltà ad ottenere prestiti e finanziamenti. Per le aziende, ciò si traduce in una minore competitività. Le famiglie, al contempo, subiscono un’erosione del potere d’acquisto e sono costrette a fronteggiare un aumento delle rate dei prestiti e dei mutui. A livello di finanze pubbliche, un’impennata dello spread può comportare la riduzione dei servizi pubblici, un aumento della tassazione e altre misure volte a sostenere l’aumentato costo degli interessi.

Conclusioni

L’indice spread, in sintesi, è una variabile essenziale per misurare il rischio default di un Paese e l’atteggiamento degli investitori nei suoi confronti. Il rendimento è, naturalmente, proporzionato al rischio: il premio è tanto più alto, quanto minore è la fiducia degli investitori nella possibilità di recuperare la somma prestata. Un’accezione più specifica riguarda lo spread trading, anche detto pair trading, tecnica avanzata di trading online applicata alle differenze di prezzo tra valute, commodities, indici e altri asset finanziari.

a

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  • Asset Allocation
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b

  • Bailout
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  • Bail in
  • BTP (Buoni del Tesoro Poliennali)

c

  • Consob
  • Conti deposito
  • Controvalore
  • CTZ (Certificato di Credito del Tesoro Zero Coupon)

d

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  • Debito pubblico

e

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  • ETC (Exchange Traded Commodities)

f

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  • FTSE MIB

i

  • Indice PMI (Purchasing Managers Index)
  • Inflazione
  • Grafico di Ibbotson

o

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  • Obbligazioni

m

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n

  • NAV (Net Asset Value)

p

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  • Plusvalenze e Minusvalenze
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  • Persona Politicamente Esposta (PEP)

q

  • Quantitative Easing

r

  • Ribilanciamento del portafoglio
  • Rating

s

  • SGR (Società di Gestione del Risparmio)
  • Spread
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t

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  • Tapering

v

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  • VaR (Value at Risk)
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z

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l

  • Liquidità

u

  • US Person

h

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