Persona Politicamente Esposta (PEP)

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Persona politicamente esposta (PEP)

Il concetto di PEP (persona politicamente esposta) si riferisce ai soggetti che ricoprono cariche di rilievo nel settore pubblico, ai loro familiari e alle persone che intrattengono stretti rapporti d’affari con gli stessi. Tale definizione è prevista dalla normativa UE contro il riciclaggio e il finanziamento al terrorismo e prevede misure specifiche di verifica e tracciamento a tutela dei soggetti interessati. Quali sono i soggetti che rientrano nella definizione di persona politicamente esposta e cosa significa dal punto di vista formale? Vediamo più nel dettaglio come individuare questi soggetti e a che tipo di controlli sono sottoposti.

Persona politicamente esposta (PEP): significato

La qualifica di persone di persone politicamente esposte (PEP, secondo l’acronimo anglosassone) è evidenziata dalle norme internazionali antiriciclaggio. In Italia, il riferimento normativo per inquadrare la definizione di persona politicamente esposta è il D.Lgs 231/2007. In recepimento nazionale alla direttiva europea, la normativa è stata aggiornata dal D.Lgs 90/2017 che ha ampliato la platea dei soggetti e superato il vincolo della residenza.

Alla luce della già citata normativa, sono considerate persone politicamente esposte gli individui che ricoprono o hanno ricoperto le seguenti cariche:

  • Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, ministro, vice ministro, sottosegretario, Presidente di Regione, assessore regionale, sindaco.
  • Deputato, senatore, parlamentare europeo, consigliere regionale.
  • Giudice della Corte Costituzionale, magistrato della Corte di Cassazione o della Corte dei Conti, consigliere di Stato, componente del Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia.
  • Membro degli organi direttivi delle banche centrali e autorità indipendenti.
  • Ambasciatore (o incarico equivalente) e ufficiale di alto grado delle forze armate.
  • Componente del consiglio di amministrazione e degli organi di direzione e controllo di imprese controllate, direttamente o indirettamente, dallo Stato italiano, da uno Stato estero o partecipate da Regioni, Comuni e città metropolitane.
  • Direttore generale di azienda ospedaliera ed enti del servizio sanitario nazionale.
  • Direttore, vicedirettore o membro dell’organo di gestione di un’organizzazione internazionale.

La lista delle persone politicamente esposte include anche i membri degli organi direttivi centrali dei partiti politici e i dirigenti di banca. La qualifica di PEP non riguarda solo i soggetti che risultano titolari delle cariche menzionate (nello specifico, gli individui che le ricoprono da oltre 12 mesi), ma anche i soggetti che hanno rivestono lo stesso ruolo in passato, in Italia o all’estero. Secondo un’interpretazione allargata, la platea delle PEP si estende a un ampio numero di soggetti che possono intrattenere, a vario titolo, rapporti di familiarità e di consuetudine con le persone politicamente esposte.

Altre definizioni di persona politicamente esposta

Al di là dell’elenco menzionato, esiste un’accezione più ampia di persona politicamente esposta. Cosa significa questa etichetta in senso più generale? Il concetto può riferirsi – oltre agli europarlamentari – a cariche analoghe a quelle già elencate, esercitate presso stati esteri. In generale, si tratta di soggetti che hanno accesso diretto alle risorse pubbliche e che possono esercitare la propria influenza e il proprio potere per orientarne l’utilizzo, in modo più o meno lecito.

Questa caratteristica, notoriamente, espone le PEP – persone politicamente esposte a una serie di reati che vanno dal peculato, alla corruzione, alla concussione e a reati affini. Proprio in virtù della loro posizione, questi individui sono soggetti a un rischio maggiore di incorrere in illeciti legati all’uso improprio del denaro pubblico e, nello specifico, di impiegare fondi derivanti dal riciclaggio di denaro sporco. La normativa antiriciclaggio, non a caso, definisce precise modalità per l’individuazione e la tutela delle persone politicamente esposte, attraverso la consultazione di database dedicati e il ricorso a misure di verifica specifiche per accertare la provenienza dei fondi.

I familiari o i “legami stretti” delle persone politicamente esposte

Considerando la categoria dei contatti stretti, è possibile allargare ulteriormente l’elenco delle persone politicamente esposte: chi sono questi soggetti? Anzitutto i familiari: il coniuge (incluso il convivente di fatto o la persona legata in unione civile), i genitori, i figli e i rispettivi coniugi o conviventi. Non solo: al di là dei familiari, possono rientrare fra i contatti stretti anche le persone comprese nella cerchia delle amicizie se c’è un rapporto di confidenza e di frequentazione assidua.

Al di là della sfera affettiva, la definizione si estende anche ai soggetti che intrattengono uno stretto rapporto di affari con le PEP e a quanti detengano la titolarità effettiva congiunta di enti giuridici. La definizione include anche le persone fisiche a cui spetta, formalmente, il controllo totalitario di un’entità costituita, di fatto, nell’interesse e a beneficio della persona politicamente esposta. In generale, è compreso nella categoria chi ha rapporti continuativi e svolge prestazioni professionali e operazioni con clienti e titolari effettivi inquadrati come PEP.

Tutela delle persone politicamente esposte

Come già accennato, il rischio di essere coinvolti in attività illecite risulta particolarmente elevato per la persona politicamente esposta: cosa significa ciò dal punto di vista della tutela di questi soggetti? Secondo quanto stabilito dal decreto antiriciclaggio, le PEP sono tenute a formulare un’apposita dichiarazione ogniqualvolta si trovino a intrattenere rapporti commerciali o amministrativi di tipo privato. Questo documento, preliminare alla firma del contratto in oggetto, deve specificare nel dettaglio le fonti del reddito al fine di garantire la tracciabilità dei fondi.

PEP: come individuarle

Le persone politicamente esposte, per i motivi descritti, sono soggette a misure di verifica rafforzata. Il già citato D.Lgs 231/2007 specifica le casistiche e le modalità attraverso cui si svolgono i controlli. Da qui anche l’esigenza di individuare i nominativi delle PEP per eseguire le opportune verifiche. La consultazione avviene tramite un software che attinge a un database popolato con centinaia di migliaia di nominativi. Il database è attivo a livello nazionale e internazionale, in conformità alle direttive che regolano la definizione di persona politicamente esposta. L’elenco recepisce diversi regolamenti e direttive, incluse quelle formulate dal GAFI-FATF (Financial Action Task Force on Money Laundering). In assenza di una definizione univoca a livello internazionale, tali indicazioni sono volte ad armonizzare le diverse normative, realizzando un quadro di riferimento per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.